Saint "Visioni"

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e ancor alodiamo

Colgo l'occasione di presentare questo giovane artista che si presenta con questi dipinti della sua serie "Visioni". Segue una sua personale descrizione delle opere

Visioni


Visioni di tracce imperfette, visioni di generazioni di persone perse nella memoria i cui unici reperti a noi giunti sono simboli di inconcludezza : tunnel metallici il cui unico scopo è ormai essere materia formata o trasformata, pompe di benzina sepolte, fabbriche abbandonate da decenni che ci ricordano, con la forza stridente del metallo, la consapevolezza della finitezza dell'essere umano. Come intrappolato dai suoi stessi meccanismi perso in una dimensione ormai metafisica e surreale, l'uomo costruisce dei mostri e poi li abbandona nella continua fuga dalla grande paura del nulla.Come i propri mostri l'uomo si dimentica il suo scopo alla nascita e se ne ricorda alla morte,nel mezzo,mutazioni continue alla ricerca di "percorsi" che lo conducano alla verità ,costruzioni continue di oggetti e prigioni in cui si identifica e di cui ne rimane schiavo,soggiogato alle sue stesse creazioni.La rivolta degli oggetti è già in atto.

Come a Babilonia l'uomo si sta perdendo in linguaggi che non gli appartengono,linguaggi tecnologici, multimediali, militari a cui si subordina per sua stessa mano cercando di costruire la nuova torre di Babele che altro non è che un mondo perfetto in cui egli possa scomparire per sempre (Baudrillard) ma riesce solo a fare danni, catastrofi ,guerre.Gli oggetti non danno più sicurezza, si rivoltano sfruttando la mano che li ha costruiti.L'unica e sola possibile cosa che ormai si può fare è prenderne atto e documentare la lenta spontanea sparizione dell'essere umano e così si cataloga, si masterizza ,si registra, si fotografa, si verbalizza, si scannerizza e si archivia. Interi palazzi costruiti a questo scopo, nuovi santuari occupati da persone che per tutta una vita ordinano: per nome,per data, per evento,per forza senza neanche capire lo scopo di tutto ciò, complici inconsapevoli della loro stessa sparizione.

L'uomo è però imperfetto e come tale lascia tracce imperfette che altri cercano di cancellare o trasformare in oro, la vera alchimia è ora nella televisione che riesce a tramutare qualunque cosa in spettacolo e ad alleggerire qualunque tragedia con i suoi magici elementi, ma a volte capita che mediante "percorsi" all'apparenza diversi si possa giungere ad una stessa conclusione ed è il caso dell' "arte" che paradossalmente cerca di lasciare più tracce imperfette possibili :ed ecco che l'uomo si riapropria di se stesso e degli oggetti che ha costruito si rammenta il suo scopo e prende coscienza per un solo istante utile ad un idea e scatta, dipinge, scrive, suona quella traccia così difficile da cogliere e da vedere così reale ma volutamente nascosta e mimetizzata come un'allucinazione, come una visione: visioni di una traccia imperfetta.









3 commenti:

  1. Silvio, ho apprezzato con piacere le sue opere,
    Mi picerebbe vederla all'opera con il già conosciuto e stimato Miltani, artista noto al blog, per un ensamble musikale in compagnia del compositore Leonardo e le sue dimensioni senza tempo. La prego di prendere seriamente l'offerta. Distinti saluti uno stimatore del blog STOINCASA

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